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Georgia

Informazioni generali -- Geografia -- Clima -- Religione -- Lingua -- Popolazione ed etnie-- Governo -- Divisione amministrativa -- Zona oraria -- Moneta e pagamenti -- La capitale -- Festività -- Aeroporti e trasporti pubblici -- Cucina tradizionale -- Cenni storici

Informazioni generali

La Georgia, conosciuta dal 1990 al 1995 come Repubblica di Georgia, è un paese dell’Eurasia (Europa Orientale/Asia Occidentale) che si estende ad est del Mar Nero, per la maggior parte nel Caucaso del sud e in minor parte in quello del nord. Ex repubblica dell’Unione Sovietica, confina a nord con la Russia ed a sud con la Turchia, l’Armenia e l’Azerbaijan.

Geografia

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A nord il confine con la Russia si estende per 723 (distretto federale del Caucaso Settentrionale), a sud-est il confine con l’Azerbaijan si estende per 322 km, a sud quello con l’Armenia per 164 km, quello con la Turchia a sud-ovest, per 252 km.
Il paese è prevalentemente montagnoso: la catena di monti Likhi divide il paese nelle due metà orientale e occidentale. Storicamente la parte occidentale della Georgia era noto con il nome di Colchis, mentre la parte orientale con il nome di Iberia. La complessa morfologia del paese fa si che le montagne rendano isolata la regione settentrionale di Svaneti dal resto del paese.

Clima

La Georgia ha due principali zone climatiche, che distinguono la parte orientale da quella occidentale del paese. La zona occidentale è una zona umida subtropicale con precipitazioni annuali che vanno dai 1000 ai 1400 mm, uniformemente distribuite nel corso dell’anno, con maggiore intensità nei mesi autunnali. La temperatura varia significativamente secondo l’altitudine; le zone di pianura sono relativamente calde durante tutto il corso dell’anno mentre le aree montuose sono fresche, con estati piovose e precipitazioni nevose durante l’inverno.
La Georgia orientale ha un clima che varia dal subtropicale umido al continentale, influenzato sia dalle correnti di aria secca dell’est provenienti dall’Asia Centrale e dal Caspio che da quelle di aria umida dell’ovest, provenienti dal Mar Nero. Le correnti di aria umida vengono spesso bloccate dalle diverse catene montuose che separano le due parti del paese. Le precipitazioni annuali sono quindi di molto inferiori rispetto a quelle della parte occidentale e vanno dai 400 ai 1600 mm. I periodi più piovosi sono l’autunno e la primavera e quelli più secchi l’estate e l’inverno. Le estati sono calde e gli inverni freddi. Le zone al di sopra dei 2000 m sono spesso ghiacciate anche durante i mesi estivi.

Religione

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Il paganesimo georgiano è storicamente collegato alla Luna e il dio più importante del pantheon georgiano è l’idolo Armazi, il dio guerriero della Luna la cui statua si trova sulla collina di Mtskheta. Altri dei erano Gatsi, Gaime e Zadeni. La maggior parte di questi idoli pagani vennero distrutti nel IV secolo d.C. quando il Cristianesimo divenne la religione di stato georgiana.
Oggi la popolazione professa soprattutto la religione Cristiano Ortodossa e fa parte della Chiesa Ortodossa Georgiana (83,9%). Le minoranze religiose sono: Mussulmani (9,9)%) Apostolici Armeni (3,9%), Cattolici Romani (0,8%), altri (0,8% , secondo il censimento del 2002), atei (0,7%).

Lingua

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Il georgiano è la lingua ufficiale del paese e viene parlato da 3,9 milioni di abitanti in Georgia (l’83% della popolazione) e da altre 200.000 persone all’estero (soprattutto in Turchia, Iran, Russia, Stati Uniti e Europa). Rappresenta la lingua letteraria di tutti i gruppi etnici presenti nel paese , in particolare per quelli che parlano altre lingue sud- caucasiche: gli Svans, i Megrelians e i Laz. Le altre lingue parlate in Georgia sono il russo (9%), l’armeno (7%), l’azero (6%), altre (7%).

Popolazione ed etnie

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Gli abitanti della Georgia sono 4.661.473 milioni (luglio 2006) di cui la maggioranza di etnia georgiana (83,8%). Gli Azeri sono il 6,5% della popolazione, gli Armeni il 5,7%, i Russi l’1,5% (la maggior parte dei Russi sono emigrati dopo l’indipendenza del paese).
Gli Abkhazi in Abkhasia, gli Ossezi in Ossezia hanno tentato di rendersi indipendenti. Altri due principali gruppi etnici vivono in Georgia: gli Svan e i Mingreli con minoranze Laz (la maggior parte delle quali vivono in Turchia). Questi gruppi si distinguono linguisticamente, ma sono molto simili ai Georgiani da un punto di vista etnico e culturale. Ci sono numerosi altri gruppi nel paese: gli Assiri, i Ceceni, i Greci, i Kabardini, i Kurdi, gli Ebrei, i Tartari, i Turchi e gli Ucraini.

Governo

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La Georgia è una repubblica multipartito regolata dalla Costituzione approvata nel 1995.
Il Presidente, che è a capo della parte esecutiva del governo, viene eletto ogni cinque anni dai cittadini e detiene un controllo diretto sugli organi responsabili della sicurezza nazionale. Il Primo Ministro controlla la politica economica del paese. Il Parlamento ha 235 membri che vengono eletti dai cittadini. Alcuni di essi vengono eletti direttamente dai distretti, gli altri su base proporzionale.

Divisione amministrativa

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La Georgia è divisa in 9 regioni, 2 repubbliche autonome e 1 città. Le regioni sono ulteriormente suddivise in 69 distretti.
Le due repubbliche autonome sono l’Abkhasia e l’Ajaria.

Zona oraria

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Il fuso orario della Georgia è GMT +4. Il paese non adotta l’ora legale durante i mesi estivi.

Moneta e pagamenti

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Il lari (GEL) è la moneta georgiana. E’ suddivisa in 100 tetri. La banconote sono da 500,100, 50, 20, 10, 5, 2 e 1 GEL. Le monete sono da 50, 20, 10 e 5 tetri. Le carte di credito sono accettate in alcuni hotel. E’ necessario verificare la validità della propria carta di credito e degli altri servizi disponibili nel paese prima della partenza.

La capitale

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Tbilisi si estende sulle rive del fiume Kura ed è ancora conosciuta con l’antico nome turco di Tiflis. La città copre un’area di 350 km quadrati ed ha 1.345.000 abitanti.
E’ un centro industriale, sociale e culturale di notevoli dimensioni e negli ultimi anni è diventata un importante snodo per progetti energetici e commerciali internazionali. In passato si trovava sulla Via della Seta ed ancora oggi la sua posizione fra il Caucaso russo settentrionale, la Turchia e le repubbliche transcaucasiche dell’Armenia e dell’Azerbaijan, rimane strategica. Recentemente Tbilisi si è resa nota per la cosiddetta Rivoluzione delle Rose che ebbe luogo nel 2003, nella cittadina Piazza della Libertà, a seguito delle elezioni truccate che portarono alle dimissioni del presidente Eduard Shevardnadze. Dal 2003, la città ha goduto di una maggiore stabilità politica, di una diminuzione del tasso di criminalità, di un maggiore benessere economico e di un boom dell’industria turistica simile a quello vissuto durante l’epoca sovietica.
I luoghi di interesse turistico a Tbilisi sono numerosi: i palazzi del Parlamento e del Governo (la Cancelleria di Stato) , la Corte Suprema, il Conservatorio di Stato, il teatro dell’Opera, il teatro dell’Accademia Shota Rustaveli, il teatro dell’Accademia Marjanishvili, la cattedrale di Sameba, il palazzo Vorontsov, la biblioteca nazionale, la banca nazionale. Durante il periodo sovietico, Tbilisi era al quarto posto nell’intera Unione Sovietica per numero di musei.
Fuori città è possibile effettuare numerose escursioni interessanti, in particolare, alla Fortezza di Narikala ( IV – XVII secolo d.C.), alla chiesa di Anchiskhati ( VI secolo, ricostruita nel XVI sec.), alla cattedrale di Sioni (VIII sec.) alla chiesa di Metekhi (XIII sec.).

Festività

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Aeroporti e trasporti pubblici

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L’aeroporto internazionale di Tbilisi, Lochini, è situato a 20 km dal centro.
Nella capitale esistono diversi tipi di trasporti pubblici; molto usati sono gli autobus gialli che vennero importati dall’Olanda. Dal 1966 è entrata in funzione la linea metropolitana. Le linee tramviarie di epoca sovietica sono scomparse; ne rimangono solo a Sanzona, un distretto di Gldani-Nadzaladevi.

Cucina tradizionale

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La cucina tradizionale georgiana si distingue per una grande varietà di piatti di carne, pesce, verdure, per i suoi formaggi e per i condimenti particolari. Ad un ospite invitato alla tavola georgiana viene prima di tutto offerta la khachapuri, una pizza sottile riempita di formaggio leggermente salato; gli viene poi chiesto di assaggiare il lobio (fagioli nani), il pollo stufato con salsa all'aglio, il tsotskhali, preparato con piccoli pesci del fiume, il lori, una specie di prosciutto; i muzhuzhi, piedini di maiale bolliti e messi sotto aceto; il formaggio sulguni arrostito nel burro, le melanzane marinate e i pomodori verdi ripieni di pasta di noci all’aceto, il melograno e le erbe aromatiche; il pkhali di verdure preparato con barbabietole o spinaci mescolati con pasta di noci. In Georgia orientale vi verranno offerti pane cotto in un forno di argilla, mentre nella Georgia occidentale, gli Mchadi, tortine di mais cotte in padelle d’argilla. Gli amanti delle minestre potranno gustare il kharcho, minestra di montone e riso o il più delicato chikhirtma, minestra di pollo con uova sbattute in aceto e brodo condito con aglio, prezzemolo e finocchio. Persino il buongustaio più esperto non potrà resistere al chizhi-pizhi, fegato e milza arrostiti in burro e uova o al tabaka di pollo croccante servito con il satsivi, salsa acida molto piccante. Altri piatti famosi sono lo storione allo spiedo, il chakhokhbili, pollo in salsa di pomodoro piccante, il chakapuli, piatto di agnello in salsa di susina selvatica e cipolla, il kupati, piccole salsiccie di maiale, manzo e montone farcite con peperone e crespino. Un altro piatto molto popolare è il Khashi, un brodo preparato con interiora di manzo condito con abbondante aglio. Il piatto preferito dalle popolazioni della montagna è il Khinkali, ravioli di montone piccanti. In tutto il Caucaso, e dunque anche in Georgia è molto usato il barbecue (mcvadi): secondo la stagione, si arrostisce carne di maiale, di montone o spiedini di melanzane e pomodori. La ricchezza della cucina georgiana è completata dalla grande varietà di vini che soddisfano ogni tipo di gusto. Il Mukhuzani dal gusto un po’ amaro, il Tetra dorato, il Tsinandali dal colore paglierino, il Teliani ambrato, l’Ojaleshi color rubino, il Manavi frizzante, il Kindzmarauli rosso granato, il Khvanchkara vellutato, il Gurjaani verde chiaro, il Tibaani fruttato e molti altri.

Cenni storici

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La Georgia divenne un regno nel 4 a.C. e il Cristianesimo venne introdotto nel paese nel 337 d.C. . Durante il regno della regina Tamara (1184 – 1213) il territorio georgiano comprendeva tutto il Transcaucaso. Nel XIII secolo, Tamerlano ed i mongoli decimarono la popolazione. Dal XVI secolo il paese divenne scena dei conflitti fra la Persia e la Turchia. Nel XVIII secolo divenne paese vassallo della Russia in cambio della protezione dai turchi e dai persiani. Nel 1917 si unì all’Armenia e all’Azerbaijan nella Federazione Transcaucasica anti-bolscevica e alla sua dissoluzione, nel 1918, proclamò l’ indipendenza. Nel 1922, insieme all’Armenia e all’Azerbaijan, venne annessa all’Unione Sovietica come Repubblica Socialista Sovietica Transcaucasica.
Nel 1936 la Georgia divenne una repubblica sovietica separata e sotto il dominio sovietico si trasformò da paese agricolo a società industriale urbana. L’indipendenza dall’URSS venne proclamata il 6 aprile del 1991; nel 1992 il suo leader Zviad Gamsakhurdia venne deposto ed accusato di politiche dittatoriali (persecuzione degli oppositori politici, violazione dei diritti umani, censura). Il potere passò temporaneamente nelle mani di un consiglio militare fino al ripristino dell’autorità civile. Nel 1992, Eduard Shevardnadze, ex ministro degli esteri del governo Gorbaciov, venne eletto presidente.
Nel 1992 – 93, il governo entrò in conflitto armato con la provincia separatista dell’Abkhasia. Nel 1994, venne firmato un accordo di cooperazione che autorizzava la Russia a mantenere tre basi militari nel paese e a fornire equipaggiamenti e addestramento all’esercito georgiano. Nel 1996, si raggiunse un accordo per cessare le ostilità con la regione separatista dell’Ossezia meridionale, dopo sei anni di conflitti. La situazione in Abkhasia era invece ancora lontana dal trovare una soluzione e nel 1997 il parlamento votò all’unanimità una provvedimento che prevedeva la chiusura delle basi russe nel paese se il potere militare russo non fosse stato esteso anche alle regioni separatiste. Nel 1998 gli Stati Uniti e la Gran Bretagna iniziarono delle operazioni per rimuovere dal territorio georgiano il materiale nucleare, pericolosa eredità dell’epoca sovietica. Shevardnadze, ben visto dai paesi occidentali, fin dal periodo un cui ricopriva la carica di ministro degli esteri di Gorbaciov, non era invece amato dai georgiani che soffrivano la disoccupazione, la povertà e la corruzione dilaganti nel paese. Alle elezioni presidenziali del 2000, Shevardnadze venne rieletto con l’80% dei voti, sebbene gli osservatori internazionali avessero notato irregolarità.
Nel 2002 l’esercito americano aveva addestrato i militari georgiani alla lotta contro il terrorismo nella speranza di riuscire a controllare i ribelli musulmani in lotta nel paese. La tensione fra la Russia e la Georgia raggiunse il suo culmine per la questione della Gola di Pankisi, una regione allo sbando che la Russia considerava covo dei militanti islamici e dei ribelli ceceni.
Nel maggio 2003 iniziarono i lavori della parte georgiana dell’ambizioso progetto per l’oleodotto Baku – Tbilisi – Ceyhan, che collega l’Azerbaijan alla Turchia, attraversando la Georgia. Il 2 novembre 2003, dopo i risultati preliminari delle elezioni presidenziali, scoppiarono rivolte di massa; il partito all’opposizione e gli osservatori internazionali sostenevano che erano state truccate in favore di Shevardnadze e dei partiti a lui favorevoli. Dopo oltre tre settimane di proteste di massa, il 20 novembre, Shevardnadze rassegnò le dimissioni. I georgiano hanno paragonato questi eventi alla Rivoluzione di Velluto cecoslovacca. Le elezioni presidenziali del gennaio 2004 sono state vinte con larga maggioranza dal leader dell’opposizione Mikhail Saakashvili, un avvocato trentaseienne che si era fatto la reputazione di riformista impegnato nella lotta alla corruzione.