Turkmenistan
Informazioni generali -- Geografia -- Clima -- Religione -- Lingua -- Popolazione ed etnie-- Governo -- Divisione amministrativa -- Zona oraria -- Moneta e pagamenti -- La capitale -- Festività -- Aeroporti e trasporti pubblici -- Cucina tradizionale -- Cenni storici
Informazioni generali
Il Turkmenistan è un paese dell’Asia centrale. Il nome Turkmenistan deriva dal persiano e significa “terra dei turkmeni”. Prima del 1991 era una repubblica dell’Unione Sovietica, chiamata Repubblica socialista turkmena sovietica.
Geografia
Il paese ha una superficie di circa 488.100 km quadrati. A sud est confina con l’Afganistan, a sud –ovest con l’Iran, a nord-est con l’Uzbekistan, a nord-ovest con il Kazakistan e ad ovest con il Mar Caspio.
Il 90% del paese è coperto dal deserto del Karakum.
La parte centrale del paese è dominata dal bassopiano turanico e dal deserto del Karakum, che sono principalmente terre piatte.
Lungo il confine sud occidentale la catena del Kopet Dag raggiunge i 2.912 metri.
Le uniche altre alture sono le montagne dei Balcani turkmeni ad occidente e la catena del Kugitang ad est .
Tra i fiumi l’Amu Darya e l’Hari Rud.
Clima
Il clima è quello del deserto subtropicale, con poche piogge. Gli inverni sono miti e secchi, le precipitazioni avvengono principalmente tra Gennaio e Maggio. Le precipitazioni più intense sulla catena del Koper Dag.
Religione
89% Musulmani; 9% Ortodossi dell’Est; 2% sconosciuto.
Lingua
Il turkmeno è la lingua ufficiale del Turkmenistan, mentre il russo è molto diffuso come lingua della comunicazione inter etnica. Viene parlato da 3.430.000 persone in Turkmenistan e da 3.000.000 di persone in altri paesi, inclusi Iran ( 2.000.000), Afghanistan ( 500.000) e Turchia ( 1.000)
Popolazione ed etnie
La maggiornanza dei cittadini turkmeni sono di etnia turkmena; altri gruppi etnici includono russi, ucraini, uzbechi, azeri, tartari e balochi.
Governo
Il Turkmenistan è una repubblica con un regime presidenziale autoritario.
L’attuale Presidente è stato eletto all’unanimità Presidente a vita dall’Assemblea il 28 Dicembre 1999.
Il Presidente designa il Presidente dei deputati del Governo. Il corpo legislativo , l’Assemblea
( Mejlis), ha 50 membri, eletti per un periodo di 5 anni in un unico seggio.
Il Turkmenistan è uno stato con governo monocolore; l’unico partito, il Partito Democratico del Turkmenistan, detiene legalmente il potere. Tutti i candidati alle elezioni appartengono a questo partito. Inoltre il Khalk Maslakhaty ( Consiglio del Popolo) che è considerato l’organo rappresentativo, ha 65 membri.
Tutti i candidati alle elezioni del 7 Aprile 2003 ( affluenza del 89,3%) appartenevano al Partito Democratico del Turkmanistan.
L’Assemblea è un esempio di legislatura che dà l’approvazione a occhi chiusi.
Divisione amministrativa
Il Turkmenistan è diviso in 5 province o “welayatlar” e una città indipendente: Ashgabat.
Zona oraria
L’ora locale in Turkmenistan è 5 ore avanti aal’ora di Greenwich. Non si applica l’ora legale
Moneta e pagamenti
1 Manat = 100 tenge. Le banconote sono da 10.000, 5000, 1000, 500, 100, 50, 10, 5 e 1.
Le monete da 50, 20, 10, 5 e 1.
In genere le carte di credito non vengono accettate.
La capitale
Ashgabat è la capitale del Turkmenistan, ex Repubblica Sovietica.
Ashgabat ha una popolazione di 695.300 ( censimento del 2001) ed è situata tra il deserto Kara Kum e la catena del Kopet Dag.
Si crede che il nome derivi dal persiano Ashk- abad che significa “città degli Arsaci”.
Ashgabat ha principalmente una popolazione turkmena con minoranze etniche russe, armene e azeri.
Tra i musei il Museo delle Belle Arti, noto per la sua collezione di tappeti e il Museo di Storia turkmena in cui vi sono artefatti che risalgono a prima della civilizzazione dei Parti.
L’Accademia delle scienze del Turkmenistan è un importante istituto di cultura.
Tra le Moschee, la Moschea Azadi, la Moschea Khezrety Omar e la futuristica Moschea Iraniana.
Ad Ashgabad vi è anche l’Arco della Neutralità, un garnde tripode, sul quale si erge la statua del Presidente turkmeno Saparmurat Niyazov. La statua compie una rotazione in modo da dirigersi verso il sole durante il giorno. Si dice che sia d’oro puro.
Festività
- 1 gennaio – Capodanno
- 12 gennaio – giorno del ricordo
- 21gennaio – Kurban Bairam (Festa del sacrificio)
- 18 febbraio – Compleanno del Presidente
- 19 febbraio – Giorno della bandiera nazionale
- 8 marzo – festa delle donne
- 20 marzo – Novruz Bairam (capodanno turkmeno)
- 9 maggio – Giorno della Vittoria
- 18 maggio – Girono della Costituzione \
- 21 giugno – Giorno dell’elezione del Primo Presidente
- 6 ottobre – Giorno del Ricordo (Anniversario del terremoto del 1948)
- 28 ottobre – Giorno dell’Indipendenza
- 3-5 novembre – Ramadan Bairam (fine del Ramadan)
- 12 dicembre – Giorno della Neutralità
Aeroporti e trasporti pubblici
L’aeroporto do Ashgabat si trova circa 13 km a nord-ovest dal centro della città.
L’aeroporto è servito da bus e taxi. Vi è collegamento internazionale tra la Turkmenistan Airlines e Abu Dhabi, Birmingham, Damasco, Delhi, Istanbul, Karachi, Kiev, Londra e Mosca.
Ashgabat è collegata a Tehran dalla Assesman Airlines , a Francoforte dalla Lufthansa e ad Istanbul dalla Turkish Airlines.
Vi sono collegamenti anche all’interno della Comunità degli Stati Indipendenti.
Cucina tradizionale
I piatti del Turkmenistan sono fondamentalmente piatti di carne.
Nelle diverse regioni della repubblica vengono usate carni di diversi animali, come pecora, cammello, capra, quaglia e fagiano.
Il manzo non è un piatto tradizionale che viene solitamente mangiato. Anche i modi di cucinare sono differenti: la carne può essere fritta nel suo stesso grasso, infilzata negli spiedini o arrostita sui carboni.
A volte viene invece cotta nei forni tandyr d’argilla.
I turkmeni conservano la carne in modo inusuale: piccoli pezzi di carne o grasso vengono posti tutti attaccati sullo stomaco di pecora o capra conditi con sale e capsico.
In seguito lo stomaco viene messo sotto la sabbia bollente. La sera tardi viene ritirato fuori dalla sabbia e legato a un alto bastone in modo che il vento notturno ne raffreddi tutti i lati.
La procedura viene ripetuta diverse volte. La carne, cucinata in questo modo ha un sapore speciale e può essere conservata a lungo.
La zuppa turkmena, la gaynatma, viene cucinata con carne di cammello. Per renderla più piccante vengono aggiunti aglio, zafferano, menta, capsico oltre alla cipolla e alle erbe aromatiche.
La stessa ricetta viene utilizzata per cucinare la zuppa “dograma”, ma invece della carne di cammello viene utilizzata carne di montone e durante la cottura si aggiunge l’uva passa.
La zuppa viene servita con pane secco, patyr, sbriciolato nella zuppa stessa.
Il pilav, piatto preferito in Asia centrale, in Turkmenistan ha la sua particolarità.
Per i turkmeni, nel pilav viene usata la carne di uccelli invece di quella di montone o agnello.
Il pilav del Turkmenistan viene fatto con riso verde; le carote sono parzialmente o totalmente sostituite dalle albicocche, mentre il grasso di pecora viene sostituito dall’olio di sesamo.
Il piatto viene servito con salsa fatta con uva passa e succo di melograno.
Cenni storici
Il territorio del Turkmenistan ha una lunga storia perché tra un impero all’altro gli eserciti levarono le tende per territori più prosperosi.
Alessandro il Grande, diretto in India, conquistò il territorio nel IV secolo A. C.
150 anni dopo l’impero persiano dei Parti stabilì la propria capitale a Nisa, un’area oggi situata nei sobborghi della moderna e attuale capitale Ashgabat.
Nel VII secolo D.C. gli arabi conquistarono la regione, affermando l’Islam e incorporando il paese nella cultura del medio oriente.
Fu più o meno in quel periodo che venne stabilita la famosa Via della Seta come principale via per gli scambi commerciali tra Asia ed Europa.
La regione del Turkmenistan divenne presto conosciuta come capitale del “Grande Khorasan” quando il califfo Al – Ma’mun spostò la capitale a Merv.
Nella metà dell’XI secolo, la potenza dei turchi dell’impero Selijuk concentrarono la loro forza nel territorio del Turkmenistan nel tentativo di espandersi in Afghanistan.
L’impero cadde nella seconda metà del XII secolo, e i turkmeni persero la loro indipendenza quando Genghis Khan assunse il controllo della regione orientale del Mar Caspio.
Nei sette secoli successivi i turkmeni vissero sotto diversi imperi e combatterono costanti guerre tra le diverse tribù.
Poco si conosce della storia del Turkmenistan precedente all’unione con la Russia, tuttavia dal XIII e il XVI secolo i turkmeni formarono un distinto gruppo etno- linguistico.
Poichè i turkmeni migrarono dall’area attorno alla penisola Mangishlak e contemporaneamente i Kazakhi verso i confini iraniani e verso il bacino del fiume Amu Darya, la società tribale turkmena sviluppò tradizioni culturali che sarebbero divenute fondamento della coscienza nazionale turkmena.
Tra il XVII e il XIX secolo, il controllo del Turkmenistan venne conteso tra gli scià persiani, Khivan khans, gli emiri di Bukhara e i governatori dell’Afghanistan.
A quel tempo la regione del Turkmenistan così come il resto dell’area all’interno dei confini persiani- afgani-indiani e russi non era tracciato nelle mappe e virtualmente sconosciuto all’Europa e al mondo occidentale.
La rivalità per il controllo dell’area tra l’impero britannico e la Russia zarista portò alla fondazione del “Great Game” Grande Gioco.
Attraverso la loro conquista dell’Asia centrale, i russi incontrarono la dura resistenza dei turkmeni.
Tuttavia dal 1894 la Russia ottenne il controllo del Turkmenistan e lo incorporò nel suo impero.
La rivalità si concluse ufficialmente con la convenzione anglo-russa del 1907.
Lentamente la cultura russa e quella europea vennero introdotte nell’area.
E ciò era evidente nell’architettura della nuova città di Ashgabat, che era la capitale del paese.
La Rivoluzione di Ottobre del 1917 in Russia e la conseguente sommossa politica portarono nel 1924 alla dichiarazione della Repubblica Turkmena come una delle 15 repubbliche dell’Unione Sovietica.
In quel periodo gli attuali confini del Turkmenistan erano stabiliti.
Come repubblica sovietica, il Turkmenistan attraversò un processo di europeizzazione.
Le persone tribali turkmene vennero incoraggiate ad adottare uno stile occidentale nel vestire.
L’alfabeto turkmeno venne cambiato dalla tradizionale scrittura araba al latino e alla fine divenne cirillico. Tuttavia fino al 1948 non si riuscì a far abbandonare ai turkmeni la loro vita nomade in favore del comunismo. Le organizzazioni nazionaliste nella regione esistevano già negli anni ’20 e ’30. Quando l’Unione Sovietica iniziò ad andare in rovina, il Turkmenistan e il resto degli stati dell’Asia centrale favorirono il mantenimento di una versione di stato riformato, soprattutto perché avevano bisogno del potere economico e dei mercati comuni dell’Unione Sovietica per prosperare.
Tuttavia nel 1991 l’Unione Sovietica crollò e il Turkmenistan fu uno degli ultimi paesi a dichiarare la propria indipendenza. L’ex leader sovietico,Saparmurat Niyazov, rimane al potere ancora oggi.
La sua politica è cambiata moltissimo dal periodo sovietico: accetta infatti le corporazioni estere, ha relazioni piuttosto tese con Mosca e promuove la cultura tradizionale, musulmana turkmena.
Una cosa che non è cambiata è la vastità del suo potere, che sembra essere gradualmente aumentato dagli inizi degli anni ’90.
Oggi Niyazov è uno dei dittatori più brutali e autoritari del mondo.
Egli infatti chiama se stesso “Turkmenbashi” che significa “leader di tutte le etnie turkmene” in uno stile simile a quello di Mustafa Kemal Atatürk.
E’ diventato noto nel mondo occidentale per il suo culto della personalità e per le misure repressive che adotta per schiacciare i dissensi politici.
Anche se il Turkmenistan ha molte risorse naturali, di cui l’economia del paese potrebbe beneficiare, tutte le entrate che vengono dagli investimenti esteri per queste risorse vengono dissipate da Niyazov per progetti grandiosi come l’erezione di una statua in oro di se stesso nella capitale del paese. Attualmente il 60% della popolazione è disoccupata mentre i 58% vive sotto la soglia di povertà.